Venerdì: Casere. Visita all’antica
miniera di Predoi - cena - Conferenza sul Parco Naz. Vedrette di Ries.
Sabato: Casere (m.1582) - sent. 15 più 15a - Loc. Platta
(m.2400) poi:
Gr. a) salita al M. Fumo (m.3252) e rit. (ore 9/10 ca) * *
* (Necessari Ramponi e Cordino).
Gr.b) Lago di Selva (m.2338) - ev. Passo del Cane (m.2559)
- Waldnaralm (m.2068) - Casere. * * (ore 6/7 ca)
Domenica: Via di S. Francesco (facile itinerario naturalistico, di 3 ore ca.,
in località C. Tures)
Coord.: Rossi P. - Marsura T. (Km. 440 = € 110 ) (035)
Itinerario macchine: Biadene
– Cortina – Dobbiaco – Brunico – Campo Tures –
Valle Aurina – Casere di Predoi
Venerdì 17: partenza da Biadene alle ore 6,00 – arrivo a Casere
ore 11 ca. - (visita guidata all'antica miniera di calcopirite di Predoi da
parte di un primo gruppo di 14 persone). Le rimanenti persone potranno visitare
la Chiesetta del “Santo Spirito”- del 1400 – la Chiesa più
a Nord d'Italia. (Pranzo libero) Alle ore 14,00 un altro gruppo di 14 persone
potrà visitare la miniera: Ritrovo all'Albergo “Alpen Hof”
alle 19,00 per la cena. Dopo cena “Conferenza multimediale organizzata
dall'Ente Parco naturale Vedrette di Ries – Aurina – Relatore il
Professor Steger Alois.
Le Miniere di Rame di Predoi;
Più avvincente di un libro di Jules Verne. Il viaggio al centro della
terra che vi aspetta a Predoi, in Valle Aurina, vi terrà col fiato sospeso.
Un trenino vi condurrà nelle viscere di un'antica miniera di rame, tra
gallerie buie e profonde. E nella penombra è possibile vedere ancora
qualche minatore al lavoro…
Ecco che arriva il trenino. Indossato il casco di sicurezza e l'impermeabile
si partirà per questo viaggio avventuroso nel cuore delle miniere di
Predoi, in Valle Aurina. La discesa col trenino dura circa un quarto d'ora.
Le carrozze stentano a passare attraverso le strette gallerie che scendono fino
a 500 metri di profondità. Il buio è sempre più fitto.
Ma non c'è da aver paura. Basti pensare che, nei secoli passati, in quegli
angusti cunicoli, lavoravano centinaia di uomini. L'estrazione del rame era
molto faticosa e complessa. Richiedeva tempi molto lunghi e scavi continui alla
ricerca dei filoni di metallo. Le guide che vi accompagneranno in questo meraviglioso
viaggio vi spiegheranno che il rame era già usato in tempi molto antichi
per la fabbricazione di gioielli, armi e utensili d'uso comune. Vi diranno anche
che, secondo gli archeologi, il rame in Valle Aurina si estraeva già
nel secondo millennio a.C. Una volta lasciato il trenino, l'avventura nelle
viscere della montagna prosegue a piedi, con più calma. E' ancora presto
per tornare a rivedere la luce del sole. Il viaggio si arricchisce di nuovi
dettagli. Potremo udire il rumore ritmico del piccone di qualche minatore smarrito…
La curiosità: all'esterno della miniera è stato realizzato un
sentiero didattico che ricostruisce il percorso del rame una volta estratto
dalla miniera. Sono ancora visibili gli impianti di frantumazione, la fucina
e gli impianti di lavaggio. Il percorso dura circa due ore.
Sabato 18: Partenza da Casere
(m.1595) per il sent. 15 (dietro l'Albergo Alpen Hof) che ci porterà,
su sentiero abbastanza ripido, ad incrociare una forestale (circa a q. 2020).
Da qui lasceremo il sent. 15 e proseguiremo per il sent. 15/b attraversando
le pendici meridionali del Monte Fumo. Poco prima di giungere al Waldnersee
(Lago di selva m.2338), su un ripiano a circa 2600 m., sovrastato a sinistra
dalla piccola sommità del Sauwipfel, in prossimità a dei ruderi
di un vecchio edificio quadrangolare oramai distrutto, ci divideremo in due
gruppi:
Il Gruppo a) proseguirà per la via di salita normale
al Monte Fumo
N.B. Seguendo il crinale delle Alpi Aurine da ovest verso oriente, è l’ultima cima che supera i 3000 metri d’altezza. In paragone ad altre vette altrettanto elevate di questo settore dello spartiacque, la salita risulta piuttosto facile. In condizioni favorevoli è un’ascensione anche per il normale escursionista; più problematica è l’escursione in presenza di campi nevosi inclinati, cosa che accade spesso nella prima parte dell’estate nel settore sommitale della salita.
Dai ruderi raggiungiamo la soprastante Alta
Via Vetta d’Italia. Volgiamo a sinistra con indicazione su cartello di
legno per l’ Hundskeljöch (ai piedi del cartello, su un masso, indicazione
per il Rauchkofel). Procediamo in questa direzione per un brevissimo tratto
sino ad individuare sulla destra la via normale per la vetta, ancora una volta
chiaramente indicata da cartello con scritto Rauchkofel. Il sentiero, inizialmente
ben gradinato, sale tra i massi della larga cresta sud della montagna. Segue
una serie di strette serpentine su fondo a tratti terroso: guadagniamo rapidamente
quota allargando la nostra vista sul sottostante Waldner See con un magnifico
colpo d’occhio. A quota m 2976 raggiungiamo un largo spallone dove possiamo
scegliere tra due possibilità. Il sentiero segnato procede mantenendosi
a sinistra della cresta che discende direttamente dalla cima. Tra blocchi di
roccia e sfasciumi, ma senza alcuna difficoltà, si guadagna il crinaletto
a quota m 3128 da dove, con un ultimo breve tratto su roccette poco inclinate,
raggiungiamo infine la vetta (m 3251 – libro di vetta – ore 5,00
circa)
Ritorno a Casere per la stessa via * * * (ore 9/10 circa)
Il Gruppo b) continuerà lungo il sentiero 15/a fino
al pittoresco Waldner See (Lago della Selva (m. 2063), posto in una meravigliosa
conca d’alta quota in ambiente selvaggio ed isolato. Lago della Selva.
Dopo un meritato riposo ed esserci ben rifocillati si proseguirà fino
al Passo del Cane (m.2559), ampia sella al confine con l'Austria da cui si potrà
godere di un'ampia visione verso Sud: Cima di Collalto (m.3436) e Monte Nevoso
(m.3358): dal Passo del Cane potremo scegliere se ritornare per la stessa via
di andata o scendere per il sentiero 16/b fino alla Malga Moaralm (m.1968) e,
da qui, prima per strada forestale ed, in ultimo, ancora per sentiero fino a
Casere. * * (ore 6/7 ca)
Domenica 19: Colazione e
partenza per Campo Tures da cui potremo compiere una o due brevi escursioni
lungo
i due itinerari storico-naturalistici sotto indicati
Sentiero di S. Francesco
Il sentiero di meditazione di San Francesco conduce da Bad Winkel a Campo Tures
alla Cappella di Francesco e Chiara.
Uno degli spettacoli naturali più impressionanti della Valle Aurina sono
senza dubbi le cascate di Riva, che da sempre sono un posto molto frequentato
nella Valle di Riva. Molti visitatori si accontentarono dello spettacolo imponente
offerto dalle acque, mentre pochi proseguirono lungo il sentiero ripido verso
la rovina di Toblburg. Oltre ad uno splendido castello vi si trovavano anche
resti di una cappella. Il restauro di questa cappella nel 1982 ha portato alla
luce l’idea di allestire un sentiero per rendere più accessibile
la cappella.
Così fu allestito il Sentiero di S. Francesco e le parrocchie die dintorni
si impiegarono a realizzare ciascuna un punto di meditazione lungo questo sentiero.
Nel 1986 fu fondato il Gruppo “Tobl” che ancora oggi si prendono
cura del sentiero. Dal parcheggio, punto di partenza da Bad Winkel a Campo Tures,
si attraversa una porta simbolica, attraverso la quale si accedo il mondo della
meditazione e del silenzio, ma anche dell’avventura.
Tempo di percorrenza: 1
- 2 h (andata e ritorno) Percorso: 2,2 km Dislivello:
289 m Difficoltà: facile/media
Altitudine: Partenza 877 m, Cappella 1.177 m
Le cascate di Riva
Le cascate di Riva si trovano a Campo Tures nella Valle di Riva e rappresentano
uno spettacolo naturale mozzafiato.
Le 3 cascate di Riva si trovano nella Valle Aurina, all’ingresso del Parco
Naturale Vedrette di Ries-Aurina. Vi aspettano quindi 7 km e ben 2 ore di cammino
per fare il percorso lungo lo cascate di Riva.
Per prima cosa: il sentiero da seguire é marcato rosso-bianco ed porta
il numero 2. Dopo alcuni metri arrivate ad un incrocio, passate dritti ed al
secondo incrocio invece proseguite per il sentiero nr. 1 “Wasserfall”
(prima cascata). Questo sentiero svolta a sinistra e si snoda lungo un ruscello.
La prima cascata ha un’altezza di circa 10 metri.
Da qui il percorso prosegue in leggera discesa. Il Sentiero Cantico delle Creature
viene percorso per qualche metro, ma subito dopo dovete svoltare a sinistra
per arrivare alla seconda cascata.
Segue una piccola grotta con statuine in legno. Il cammino prosegue a sinistra
via le scale. Una ripida salita vi aspetta dopo di chè raggiungete la
seconda cascata, la quale è ancora più alta.
Il sentiero che prosegue per la terza cascata richiede un po’ di esperienza,
ma comunque é sicuro e delimitato da un recinto. L’acqua di questa
imponente cascata cade ben 40 m. Il sentiero vi porta lungo la gola di Riva.
Proseguire sempre per questo percorso fino ad arrivare ad un incrocio. Svoltare
a sinistra e seguire la marcatura in direzione “Toblhof”.
Arrivati a questo rifugio, il sentiero nr. 2 vi porta di ritorno in direzione
Campo di Tures. Prima per una piccola salita e poi il cammino prosegue per la
strada attraverso prati e boschi.
Dovete superare ancora una piccola salita fino ad arrivare su una strada asfaltata
che vi porta attraverso un bosco, alla cui fine Vi troverete sopra il paese
di Campo di Tures.
Adesso dovete prendere una decisione: Volete proseguire il percorso fino alla
rocca o ritornare al punto di partenza? Nell’ultimo caso dovete solamente
proseguire questa strada che vi porta direttamente nel centro del paese (svoltare
a sinistra sopra un ponte e poi in direzione “zona artigianale”).
Tempo di percorrenza:
2 - 3 ore Dislivello: 238 m Altitudine: 864
m Percorso: circa 7 km
Punto di partenza: Campo Tures, centro paese Punto
di ristoro: Toblhof
Informazioni importanti: uno spettacolo naturale davvero impressionante,
soprattutto in estate quando le cascate portano più acqua che in altre
stagioni. La cascata più bella è quella più a monte.