Monfenera - 10 novembre 2013
Partenza da Biadene alle ore 8,30 – dal Ristorante alle ore 9,00

Capigita: Menegon A. e Palese W.


L’itinerario di effettiva chiusura della nostra stagione escursionistica, propedeutico ad un “buon appetito” per pranzo sociale che gli seguirà, percorre parte del “Sentiero Conti d’Onigo” .
Il percorso si snoda sul fianco meridionale del Monfenera, nel settore trevigiano del Massiccio del Grappa, con partenza ed arrivo dal “Ristorante S. Bastian – da Vecia”, che ci ospiterà per il pranzo.

Come arrivare alla partenza. Si percorre la strada Feltrina deviando, a nord di Onigo, in direzione di Pederobba. Poco prima del centro abitato si gira a destra per il “Monfenera” – tabella marrone – Dopo circa tre Km e quattro tornanti troveremo, il tabellone del Ristorante. Giriamo repentinamente a destra per lasciare le macchine nel suo ampio e panoramico parcheggio.

Indicazioni di massima. E’ un percorso praticamente ad anello, ma un po' complesso che va seguito con molta attenzione, per i continui cambi di direzione e i numerosi bivi che s'incontrano. Perciò vi preghiamo di procedere compatti e seguire i capigita. Il dislivello da superare è di poco più di 300 m complessivi, su sentieri agevoli e, in minima parte, su strada asfaltata. Il tempo previsto per compierlo sarà di circa tre ore. Lungo il percorso troveremo tabelle con indicazioni del sentiero CAI n. 221 e del “Sentiero Conti di Onigo” (segnaletica verde-bianco), numerosi bolli rossi, nonché, a terra frecce rosse e verdi e numerosi nastri bianco/rossi applicati dai capigita ad un recente sopralluogo.

Descrizione. Dal parcheggio del Ristorante (m. 415 circa) prendiamo il sentiero che prende in salita, subito a monte del parcheggio, che, in breve, ci porta alla chiesetta di S. Sebastiano, (m. 428). Superata la chiesetta, si prende una carrareccia che riporta alla strada asfaltata. Se ne percorrono pochi metri verso nord, si taglia un tornante su un breve tratto di sentiero e si ritorna ancora sull'asfalto, fino ad incontrare un tornante. Si prende sulla sinistra per una carrareccia, si passa sotto un grande prato con abitazione rurale (località Caldazzen), si lascia a sinistra il bivio del segnavia n. 221 (è il tratto da cui si giungerà al ritorno) e, subito dopo, saliamo lungo il sentiero (sempre segnavia n. 221 ) che abbandona la stradina e sale sulla destra (nord-est). Si percorre ora un tratto in leggera salita fino a sbucare su una carrareccia, che ci riporta, ancora una volta, sulla strada asfaltata. La si percorre per un breve tratto e poi la si abbandona, a destra, per una nuova carrareccia che punta a nord, risale a mezzacosta il versante rivolto al Piave e, dopo un breve tratto ripido, arriva sulla sommità della dorsale del Monfenera (m 630). Giunti nei pressi di un’altana si continua lungo la recinzione dell’orto di una grande casa con stalla. Si volge a sinistra, si segue la carrareccia che percorre il crinale in mezzo ad un rimboschimento e, ritrovata la strada asfaltata, si arriva nei pressi dell’ Osteria del Monfenera (m. 712 - ore 1.30 circa). (qui giunti potremo concederci una breve pausa caffè)
La discesa inizia oltrepassando, verso ovest, l'Osteria seguendo in falsopiano, per alcuni minuti, una stradina forestale. Superati prima dei tralicci dell'alta tensione e poi un rudere, si devia bruscamente a sinistra e si prende a scendere, per un tratto assai ripido, su un sentiero tra i castagni. Si arriva ancora ad una strada asfaltata, la si percorre, verso sinistra, per un breve tratto fino a giungere a lambire la strada per il Monfenera. Pochi passi per poi scendere, a destra, ancora su strada asfaltata. La si segue in discesa, superando un paio di tornanti. Poco dopo il secondo tornante, in corrispondenza di un piccolo baito (m 550 – ore 2 circa), si devia a sinistra (est - frecce verdi e rosse a terra) entrando in un bellissimo prato posto sotto al baito stesso. Si procede lungo la stradina che, entrando nel bosco, supera un paio di vallecole. Oltrepassato il rudere di una casa, si scende diretti per una valletta agevole, che è contrassegnata da un lungo affioramento di roccia sul fianco sinistro (gozhadora) e, in breve, si raggiunge una nuova carrareccia sottostante. La si segue verso sinistra (est) fino o sbucare presso un tornante di una stradina sterrata, si prosegue verso destra, in discesa e, al successivo tornante, si devia verso sinistra (est) seguendo un'ulteriore carrareccia. Procediamo lungo la carrareccia per un lungo tratto pianeggiante fino a ritornare alla località Caldazzen in prossimità del bivio del sent. 221. Pochi passi sulla carrareccia già percorsa all’andata per raggiungere, nuovamente, la strada asfaltata che, ora in discesa, ci riporterà prima alla chiesetta di San Sebastiano e, poi al parcheggio del ristorante. (ore 3 circa)