Forno di Zoldo-Pian de la Fòpa (m 1210-Parch.)
- Val Prampèr – Malga Prampèr (m 1540) – Rif.
Pramperèt (m 1857) – Portèla del Piazedèl
(m 2097) – Forc. de Zita S (m 2351) – Cima Talvena (m 2542)
e rit. (ore 8 ca - EE)
Gr. b): Qualche passo attorno al rifugio, poi Forc. Moschesin (m 2000)
– Malga Prampér – Pian de la Fòpa. (ore 5
ca – E) (saranno
assieme a noi gli amici del Gruppo Soldanella) Coord.:
Poloniato A. - Stangherlin A. (Km 200 = € 60 ) ( 025 )
Giunti a Forno di Zoldo, si attraversa il ponte
sul torrente
Mač seguendo le indicazioni per il Rifugio Pramperèt.
La strada non è tutta asfaltata, e dopo una breve salita si inoltra
nel bosco, si oltrepassa il bacino artificiale dell'ENEL fino a giungere
in Pian de Fòpa dove è possibile parcheggiare (cartello
con divieto di transito).
Itinerario Gruppo b)
Note: Itinerario di trekking ad anello
facile e molto bello paesaggisticamente, all'interno del Parco Nazionale
delle Dolomiti Bellunesi. Molto belli i prati della Malga di Prampèr
dove durante l'apertura estiva è possibile acquistare i prodotti
dell'alpeggio. Il tratto dal Rifugio Pramperčt a Forcella Moschesin
ricalca il percorso dell'Alta Via n°1.
Si prosegue a piedi lungo la strada forestale costeggiando il torrente
Prampèra, dopo qualche metro si incontra il ponticello con indicazioni
per il rifugio Sora 'l Sass. Per questo itinerario proseguiamo sulla
rotabile che con alcuni tornanti permette di innalzarsi rispetto al
letto del torrente, raggiungendo quindi dei pascoli dove troviamo alcune
belle baite (Acqua della Madonna m 1326). Proseguiamo lungo il sentiero
CAI 523 lungo il quale, a quota 1500 m) incrociamo il sentiero che porta
a Forcella Moschesin, questo sarà il sentiero dal quale ritorneremo
a fine itinerario. Proseguiamo invece sulla forestale sino agli splendidi
pascoli di Malga di Prampèr (m 1540). Raggiunta la malga imbocchiamo
il sentiero CAI 523 che si inerpica nel bosco subito a destra. Raggiungiamo
presto un tratto non breve con fondo ghiaioso all'interno del bosco;
si tratta di materiale portato dall'alluvione del 1994! Il sentiero
è comunque ben tracciato ed agevole, all'uscita del tratto con
ghiaie si prosegue con pendenza più moderata, si passa accanto
ad un capitello, e quindi dopo un ultimo strappo si giunge al bel Pra
de la Vedova e subito dopo al Rifugio
Sommariva al Pramperčt (m 1857) dove possiamo ritemprarci. Dal rifugio
si ritorna al Pra de la Vedova dove, sulla sinistra, si stacca il sentiero
con indicazioni Bivacco Marmol, lo imbocchiamo e proseguiamo sino al
bivio con il sentiero per la Portela del Pizadèl sentiero CAI
514. Noi svoltiamo a destra sul sentiero CAI 543 che in questo tratto
è anche quello dell'Alta Via numero 1. Ci attende un bel tratto
in sali e scendi e in circa trenta minuti dopo aver incrociato il sentiero
CAI 540 che percorreremo in discesa, siamo pronti per l'ultima salita
verso l'evidente Forcella Moschesin che raggiungiamo su un facile sentiero
con dei larghi tornanti. Per il ritorno chiudiamo il percorso ad anello
percorrendo come detto il comodo sentiero CAI 540 che taglia il fianco
ricoperto dai mughi del Castello di Moschesin, sino a giungere alla
strada forestale dell'andata e da qui al parcheggio.
Itinerario Gruppo a)
Note sul Monte
Talvena:
Stupenda elevazione lontana da tutto e da tutti. Si adagia pacificamente,
libera da ferraglia di ogni genere, tra profonde valli. Un largo mantello
verde la copre a S, un breve facile pendio roccioso la collega a N con
l´erbosa Forcella degli Erbàndoi. Cima lunga e faticosa
da conquistare, ovunque si parta, ma che saprà abbondantemente
soddisfare il vero amante della montagna pura. Gli enormi spazi in un
ambiente incontaminato di romantica bellezza uniti ad un panorama superbo,
non si potranno dimenticare.
Descrizione della salita:
Giunti a ridosso del Rifugio Pramperet, seguendo fin qui l’itinerario
del Gruppo b), un centinaio di metri prima di raggiungere
il rifugio, si segue sulla destra il sentiero n° 514, nonchè
Alta Via n° 1 che tra i mughi conduce all´intaglio della Portèla
del Piazedèl (2097 m). Si tagliano verso S, con una lunghissima
diagonale, le caratteristiche spianate dei Piazediài, fino a
raggiungere la Forcella Sud di Zità (2395 m). Si scende ora verso
il Van de Zità de Fora, finchè è possibile traversare
per ghiaie verso destra e risalire all´erbosa Forcella degli Erbàndoi
(2325 m). Dalla panoramica sella, aggirato sulla destra un piccolo dosso,
si attaccano direttamente verso S le rocce frantumate che formano la
cresta Nord. Cercando la via ove le rocce sono più stabili, con
brevi semplici passaggi di arrampicata (I° grado), si sbuca proprio
nei pressi dell´ometto di vetta (2542 m - ore 3 dal rifugio, ore
4,30 compl.).
Discesa:
Dalla vetta è consigliabile percorrere il filo di cresta verso
Ovest, fino ad un grosso ometto, dove è facilmente possibile
calare a Nord, per traccia su ghiaie, e ritornare verso destra alla
ben visibile Forcella degli Erbàndoi. Poi si prosegue come la
via di salita. (ore 8 circa compl.) facilmente possibile calare a Nord,
per traccia su ghiaie, e ritornare verso destra alla ben visibile Forcella
degli Erbàndoi. Poi si prosegue come la via di salita. (ore 8
circa compl.)