Val Prampèr e Monte Talvena
22 settembre 2013 – ore 7,00

Forno di Zoldo-Pian de la Fòpa (m 1210-Parch.) - Val Prampèr – Malga Prampèr (m 1540) – Rif. Pramperèt (m 1857) – Portèla del Piazedèl (m 2097) – Forc. de Zita S (m 2351) – Cima Talvena (m 2542) e rit. (ore 8 ca - EE)
Gr. b): Qualche passo attorno al rifugio, poi Forc. Moschesin (m 2000) – Malga Prampér – Pian de la Fòpa. (ore 5 ca – E) (saranno assieme a noi gli amici del Gruppo Soldanella) Coord.: Poloniato A. - Stangherlin A. (Km 200 = € 60 ) ( 025 )


Giunti a Forno di Zoldo, si attraversa il ponte sul torrente Mač seguendo le indicazioni per il Rifugio Pramperèt. La strada non è tutta asfaltata, e dopo una breve salita si inoltra nel bosco, si oltrepassa il bacino artificiale dell'ENEL fino a giungere in Pian de Fòpa dove è possibile parcheggiare (cartello con divieto di transito).

Itinerario Gruppo b)
Note: Itinerario di trekking ad anello facile e molto bello paesaggisticamente, all'interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Molto belli i prati della Malga di Prampèr dove durante l'apertura estiva è possibile acquistare i prodotti dell'alpeggio. Il tratto dal Rifugio Pramperčt a Forcella Moschesin ricalca il percorso dell'Alta Via n°1.
Si prosegue a piedi lungo la strada forestale costeggiando il torrente Prampèra, dopo qualche metro si incontra il ponticello con indicazioni per il rifugio Sora 'l Sass. Per questo itinerario proseguiamo sulla rotabile che con alcuni tornanti permette di innalzarsi rispetto al letto del torrente, raggiungendo quindi dei pascoli dove troviamo alcune belle baite (Acqua della Madonna m 1326). Proseguiamo lungo il sentiero CAI 523 lungo il quale, a quota 1500 m) incrociamo il sentiero che porta a Forcella Moschesin, questo sarà il sentiero dal quale ritorneremo a fine itinerario. Proseguiamo invece sulla forestale sino agli splendidi pascoli di Malga di Prampèr (m 1540). Raggiunta la malga imbocchiamo il sentiero CAI 523 che si inerpica nel bosco subito a destra. Raggiungiamo presto un tratto non breve con fondo ghiaioso all'interno del bosco; si tratta di materiale portato dall'alluvione del 1994! Il sentiero è comunque ben tracciato ed agevole, all'uscita del tratto con ghiaie si prosegue con pendenza più moderata, si passa accanto ad un capitello, e quindi dopo un ultimo strappo si giunge al bel Pra de la Vedova e subito dopo al Rifugio Sommariva al Pramperčt (m 1857) dove possiamo ritemprarci. Dal rifugio si ritorna al Pra de la Vedova dove, sulla sinistra, si stacca il sentiero con indicazioni Bivacco Marmol, lo imbocchiamo e proseguiamo sino al bivio con il sentiero per la Portela del Pizadèl sentiero CAI 514. Noi svoltiamo a destra sul sentiero CAI 543 che in questo tratto è anche quello dell'Alta Via numero 1. Ci attende un bel tratto in sali e scendi e in circa trenta minuti dopo aver incrociato il sentiero CAI 540 che percorreremo in discesa, siamo pronti per l'ultima salita verso l'evidente Forcella Moschesin che raggiungiamo su un facile sentiero con dei larghi tornanti. Per il ritorno chiudiamo il percorso ad anello percorrendo come detto il comodo sentiero CAI 540 che taglia il fianco ricoperto dai mughi del Castello di Moschesin, sino a giungere alla strada forestale dell'andata e da qui al parcheggio.

Itinerario Gruppo a)
Note sul Monte Talvena:
Stupenda elevazione lontana da tutto e da tutti. Si adagia pacificamente, libera da ferraglia di ogni genere, tra profonde valli. Un largo mantello verde la copre a S, un breve facile pendio roccioso la collega a N con l´erbosa Forcella degli Erbàndoi. Cima lunga e faticosa da conquistare, ovunque si parta, ma che saprà abbondantemente soddisfare il vero amante della montagna pura. Gli enormi spazi in un ambiente incontaminato di romantica bellezza uniti ad un panorama superbo, non si potranno dimenticare.

Descrizione della salita:
Giunti a ridosso del Rifugio Pramperet, seguendo fin qui l’itinerario del Gruppo b), un centinaio di metri prima di raggiungere il rifugio, si segue sulla destra il sentiero n° 514, nonchè Alta Via n° 1 che tra i mughi conduce all´intaglio della Portèla del Piazedèl (2097 m). Si tagliano verso S, con una lunghissima diagonale, le caratteristiche spianate dei Piazediài, fino a raggiungere la Forcella Sud di Zità (2395 m). Si scende ora verso il Van de Zità de Fora, finchè è possibile traversare per ghiaie verso destra e risalire all´erbosa Forcella degli Erbàndoi (2325 m). Dalla panoramica sella, aggirato sulla destra un piccolo dosso, si attaccano direttamente verso S le rocce frantumate che formano la cresta Nord. Cercando la via ove le rocce sono più stabili, con brevi semplici passaggi di arrampicata (I° grado), si sbuca proprio nei pressi dell´ometto di vetta (2542 m - ore 3 dal rifugio, ore 4,30 compl.).

Discesa:
Dalla vetta è consigliabile percorrere il filo di cresta verso Ovest, fino ad un grosso ometto, dove è facilmente possibile calare a Nord, per traccia su ghiaie, e ritornare verso destra alla ben visibile Forcella degli Erbàndoi. Poi si prosegue come la via di salita. (ore 8 circa compl.) facilmente possibile calare a Nord, per traccia su ghiaie, e ritornare verso destra alla ben visibile Forcella degli Erbàndoi. Poi si prosegue come la via di salita. (ore 8 circa compl.)